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Se poi necessitate di abitabilità perchè avete sposato un "aristogatta" che salendo a bordo domanda : " dov'è la jacuzzi ? " va da se che ad ogni esigenza corrisponderà una diversa soluzione.
Prenderemo in esame la condizione tipo della famiglia e del lavoratore dipendente, non me ne vogliano gli imprenditori per i quali non è abitudine leggere i blog prima di acquistare una barca, ma al contrario consultano il commercialista.
La prima domanda da porsi è: Quanto inciderà sul mio budget personale e familiare l'acquisto ed il possesso di una barca ??? Se la risposta è meno dello 0,05% annuo, possiamo senz'altro procedere con l'acquisto e smettere di leggere questo post. Se la risposta invece oltrepassa il 10% del nostro budget annuale, allora si deve sapere che possedere una barca non è legato unicamente al costo d'acquisto, ma anche e sopratutto a quelli di gestione.
Nota Spese per 1 anno di possesso:
- posto barca; manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria; assicurazione; tasse varie.
tutto questo che per una barca di circa 10 mt può arrivare mediamente a 8-12.000 euro l'anno deve essere spalmato sui giorni di reale utilizzo dell'imbarcazione. Se come tutti i comuni mortali avete 30 gg di ferie + i weekend per un totale di 126 gg circa. Questo se la vostra famiglia vi segue senza fiatare, sempre che abbiate una famiglia. Su 126 giorni dobbiamo defalcarne almeno 40 per meteo avverso e altre condizioni impraticabili. Quindi il totale di reale utilizzo della barca si riduce a 86 gg. con un costo di possesso di 139 €/giorno. In questo restano esclusi i grandi lavori, o le grandi manutenzioni come la sostituzione delle vele che da sola potrebbe costare anche 10.000 euro. Inoltre se avete la fortuna di vivere al mare non dovrete sobbarcarvi costi di viaggio e in caso di rinforzi di vento in pochi minuti potreste correre a rinforzare gli ormeggi e verificare che tutto sia a posto. Ovviamento tutto questo dopo il costo d'acquisto.
Proviamo allora a spostare il nostro interesse ad una barca di dimensioni non oceaniche, 6-8 mt, deriva mobile, albero abbattibile. Questa configurazione, molto diffusa nei paesi nordici, consente di tenere la barca a terra durante i periodi di non utilizzo, di portarla conse in ferie e quindi si concilia maggiormente con una famiglia. Nel nostro paese si può carrellare un rimorchio sino a 18 metri, in linea teorica e sino a 2,50 mt di larghezza. Ovviamente tale dimensioni sono indicative, poichè nella logica della libertà di una barca carrellabile c'è quella del varo in indipendenza da uno scivolo di alaggio e quindi le dimensioni ed il relativo peso si riducono drasticamente.
Diciamo che un buon compromesso può essere 6 - 7 metri per 2,20, con un peso che si aggira tra 700 e 1500 Kg. Scegliere una barca carrellabile aggiunge al costo della barca anche quello del carrello (TATS) e del gancio di traino da montare sulla propria vettura, quindi è bene verificare sulla carta di circolazione il peso della "massa rimorchiabile" che deve essere considerata aggiungendo al peso della barca attrezzata anche quello del carrello stesso.
Una barca carrellabile, vivendo per la maggior parte del tempo fuori dall'acqua, necessita di manutenzioni ridotte, vele, motore e scafo durano sensibilmente di più di una barca tenuta all'ormeggio e di inverno è disposta anche ad attendervi infondo al giardino di casa, meglio sotto una tettoia. Nell'individuazione della barca ricordiamo che ne esistono a deriva retrattile, ottima per il campeggio nautica e spiaggiare o quasi e a bulbo retrattile con sistemi ad argano o altro che riducono drasticamente il pescaggio a pochi centimetri a fronte dell'affidabilità di un bulbo capace di raddrizzare la barca in caso che questa si sia "sdraiata" durante la navigazione.
Certamente fatte tutte le considerazioni, le vostre esigenze cambieranno col passare degli anni, quindi vorrete anche cambiare barca via via che il tempo passerà. Ricordate in ogni caso che la prima barca, quella che avrete desiderato e sognato la notte, non potrete mai dimenticarla...