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Esistono testimonianze secondo cui già nel III millennio AC, nell'antico egitto, erano in uso remi in legno installati su un lato dell'imbarcazione per manovrare, simili a quelli in uso ancora oggi. Questa soluzione si è evoluta nel timone quadrato in uso dall'antichità al medioevo in Europa.
Con l'aumentare della dimensione ed il dislocamento delle navi, i timoni quadri erano sempre meno efficaci, e cominciarono ad essere sostituiti, nel XII secolo, da modelli più robusti, montati alla poppa per mezzo di un perno. La più antica descrizione di un timone di questo tipo in occidente si trova in un bassorilievo di una chiesa risalente al 1180 circa.
In oriente ed in tutto il mondo la più antica rappresentazione di timone è in un vaso dell'anno 1000, anticipandone così l'uso in oriente di diversi secoli rispetto all'occidente. L'oggetto rappresenta una giunca cinese con un timone montato a poppa e manovrato attraverso un sistema di corde. Si ritiene che l'invenzione del timone manovrato da corde sia stato inventato indipendentemente in occidente, anche se l'idea potrebbe essere giunta attraverso gli scambi commerciali. Viaggiatori come Marco Polo avevano portato tra l'altro descrizioni di giunche cinesi.
Molte giunche hanno un timone forato, per ottenere una migliore manovrabilità. La stessa soluzione fu impiegata in occidente nel 1901 nei siluri.
Trasmissione
I timoni più semplici usati in piccole imbarcazioni prevedono una barra di manovra fissata alla parte superiore del timone, che opera grazie al principio della leva.
In passato la trasmissione della manovra avveniva per mezzo di corde. La ruota del timone manovrava un cilindro su cui erano avvolti diversi giri di corda, i cui due capi andavano fino a poppa dove erano fissati alle due superfici del timone. Questo consentiva di applicare una forza maggiore e con più precisione. Inoltre il riporto del comando del timone in cabina di manovra consente la condotta a vista ad un unica persona.
Il metodo usato successivamente al sistema a corde è quello oleodinamico, in cui la ruota del timone aziona un servosistema idraulico che amplifica la forza e la trasmette sotto forma di pressione ad uno stantuffo agente sul timone.
Sulle navi di nuova progettazione i timoni sono assistiti da sistemi computerizzati che integrano anche le funzioni di pilota automatico.
Alternative e complementi al timone
In alcuni casi la funzione del timone viene sostituita da altri mezzi. I motori fuoribordo dei piccoli natanti sono interamente orientabili in modo che l'elica orienti la spinta in direzione opposta alla direzione in cui si vuole andare.
In altri casi vengono installate sulla poppa due eliche laterali di ausilio all'elica principale. Azionando un'elica si favorisce la deviazione della nave nella direzione opposta. Una soluzione a tre eliche era usata sul RMS Titanic e sembra che una migliore comprensione di questo sistema durante l'emergenza avrebbe potuto evitare la catastrofe.
In alcune navi, per manovrare in spazi ristretti, speciali eliche trasversali rispetto alla linea di marcia possono spostare lateralmente la nave per esempio per accostare al molo. Questa azione è del tutto indipendente dal timone.
Con l'aumentare della dimensione ed il dislocamento delle navi, i timoni quadri erano sempre meno efficaci, e cominciarono ad essere sostituiti, nel XII secolo, da modelli più robusti, montati alla poppa per mezzo di un perno. La più antica descrizione di un timone di questo tipo in occidente si trova in un bassorilievo di una chiesa risalente al 1180 circa.
In oriente ed in tutto il mondo la più antica rappresentazione di timone è in un vaso dell'anno 1000, anticipandone così l'uso in oriente di diversi secoli rispetto all'occidente. L'oggetto rappresenta una giunca cinese con un timone montato a poppa e manovrato attraverso un sistema di corde. Si ritiene che l'invenzione del timone manovrato da corde sia stato inventato indipendentemente in occidente, anche se l'idea potrebbe essere giunta attraverso gli scambi commerciali. Viaggiatori come Marco Polo avevano portato tra l'altro descrizioni di giunche cinesi.
Molte giunche hanno un timone forato, per ottenere una migliore manovrabilità. La stessa soluzione fu impiegata in occidente nel 1901 nei siluri.
Trasmissione
I timoni più semplici usati in piccole imbarcazioni prevedono una barra di manovra fissata alla parte superiore del timone, che opera grazie al principio della leva.
In passato la trasmissione della manovra avveniva per mezzo di corde. La ruota del timone manovrava un cilindro su cui erano avvolti diversi giri di corda, i cui due capi andavano fino a poppa dove erano fissati alle due superfici del timone. Questo consentiva di applicare una forza maggiore e con più precisione. Inoltre il riporto del comando del timone in cabina di manovra consente la condotta a vista ad un unica persona.
Il metodo usato successivamente al sistema a corde è quello oleodinamico, in cui la ruota del timone aziona un servosistema idraulico che amplifica la forza e la trasmette sotto forma di pressione ad uno stantuffo agente sul timone.
Sulle navi di nuova progettazione i timoni sono assistiti da sistemi computerizzati che integrano anche le funzioni di pilota automatico.
Alternative e complementi al timone
In alcuni casi la funzione del timone viene sostituita da altri mezzi. I motori fuoribordo dei piccoli natanti sono interamente orientabili in modo che l'elica orienti la spinta in direzione opposta alla direzione in cui si vuole andare.
In altri casi vengono installate sulla poppa due eliche laterali di ausilio all'elica principale. Azionando un'elica si favorisce la deviazione della nave nella direzione opposta. Una soluzione a tre eliche era usata sul RMS Titanic e sembra che una migliore comprensione di questo sistema durante l'emergenza avrebbe potuto evitare la catastrofe.
In alcune navi, per manovrare in spazi ristretti, speciali eliche trasversali rispetto alla linea di marcia possono spostare lateralmente la nave per esempio per accostare al molo. Questa azione è del tutto indipendente dal timone.