mercoledì 9 aprile 2008
APRS lasciare la traccia in mare
Chi va per mare avrà senz'altro sentito l'esigenza di informare qualcuno a terra della propria rotta e delle località che intende toccare durante la navigazione. Sapere che qualcuno segue il nostro percorso e verifica l'arrivo nei porti, è una sicurezza che aggiunge piacere alla nostra navigazione. Sino a qualche tempo fa i sistemi di tracciamento satellitare erano complessi e costosi, adesso è disponibile un'alternativa per i diportisti, si chiama APRS ed è bene dirlo subito, per il suo utilizzo è richiesta la Patente Radiomatoriale, conseguibile presso qualunque Circolo Territoriale delle Telecomunicazioni, dietro apposito esame. In pratica anzichè impiegare un costoso sistema satellitare, viene impiegato un semplice trasmettitore VHF che alla frequenza di 144.800 Mhz, trasmette ad intervalli regolari il proprio nominativo radio (callsign) e la posizione lat. e long. prelevata dall'uscita NMEA del nostro GPS di bordo. Una rete di ponti radio distribuita in tutti i paesi che si affacciano sul mediterraneo ed oltre, interfaccia il nostro segnale ricevuto con il sistema cartografico di google (http://aprs.fi) il quale essendo accessibile da Internet, consente a parenti ed amici di visualizzare la vostra posizione in un dato momento della vostra navigazione. Il limite imposto da questo sistema è quello della copertura radio VHF, limite comunque relativo nel caso di navigazioni costiere o che comunque prevedano almeno una tappa giornaliera in vista della costa. Altra applicazione del APRS è quella di verificare la posizione della propria imbarcazione quando si trova all'ormeggio e noi siamo (purtroppo) a qualche centinaio di chilometri da lei magari in ufficio. Attualmente si trova allo studio un alternativa al VHF che porterà l'APRS ad impiegare radio HF di portata decisamente superiore e capaci di comunicazioni anche durante le traversate atlantiche.